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al testo di Annalisa Scialpi
Questa sete
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Ti morderei sul collo, assaltandoti nella notte, mio semplice amante, analfabeta come l’erba e la luce, con la tua verga eretta a ostensorio. Perchè fu un impatto di purezza assuefarmi al tuo mare con la sete che intossica, irredenta, di te… Questa sete che non mi lascia, che porta l’oro coi pesci, verso le mie sabbie lunari… Oh! Chi sei? Idolo o fantasma? Dimmi, perchè ho ancora sete di te, che non finisci mai.
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Angelo Naclerio
- 04/01/2023 16:29:00
[ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]
Intrigante poesia sensuale con maestria di passione levigata fino alla finale ma non in parole risolvibile questione: dellintangibile evanescente "fantasma" e pur del tangibile prepotente "idolo" è assetante plaga senza limiti amore?
Sempre mordente e penetrante la tua scrittura, Annalisa, buona fine giornata.
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